Santa Maria a Vico. Colpo di scena nell’inchiesta sul presunto patto politico-mafioso legato alle elezioni comunali del 2020 a Santa Maria a Vico. L’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli, presieduta dal giudice Enrico Campoli, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni De Angelis, disponendo la revoca delle misure restrittive per tutti e sei gli indagati.
Tornano dunque in libertà il sindaco Andrea Pirozzi, la sua vice Veronica Biondo, l’ex assessore Marcantonio Ferrara e il consigliere comunale Giuseppe Nuzzo, per i quali erano stati disposti gli arresti domiciliari. Cadono anche le misure cautelari nei confronti di Raffaele Piscitelli e Domenico Nuzzo, detto Mimmariello, ritenuti esponenti della criminalità locale, che si trovavano invece in carcere.
Secondo l’impianto accusatorio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, gli amministratori locali avrebbero beneficiato, durante la competizione elettorale del 2020, del sostegno di alcuni ambienti criminali in cambio di presunti favori successivi. Tra questi, sarebbero stati ipotizzati la concessione di un chiosco-bar nella frazione di San Marco e l’assunzione di un presunto fiancheggiatore all’interno di una ditta appaltatrice del servizio di pubblica illuminazione.
L’annullamento dell’ordinanza cautelare, deciso dal Tribunale del Riesame, rappresenta un primo importante passo difensivo per gli indagati, che ora affronteranno le successive fasi del procedimento in stato di libertà.
Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Mauro Iodice, Carlo De Stavola, Alberto Martucci, Raffaele Carfora e Pasquale Crisci.
L’inchiesta della DDA aveva avuto anche risvolti politici: la vice sindaca Veronica Biondo era stata esclusa dalla lista di Forza Italia per le elezioni regionali successive, a seguito del coinvolgimento nell’indagine.
Con la decisione del Riesame, cadono dunque tutte le misure cautelari: il sindaco, la sua vice, gli amministratori e i due presunti referenti della criminalità locale tornano liberi, in attesa degli sviluppi giudiziari che chiariranno la reale portata delle accuse.