Home » Politica » Regionali, Mucherino (M5s): ennesimo “teatrino” orchestrato da Cirielli e centrodestra

Regionali, Mucherino (M5s): ennesimo “teatrino” orchestrato da Cirielli e centrodestra

Caserta. A pochi giorni dal voto regionale in Campania, Carmela Mucherino, candidata M5S al Consiglio regionale, denuncia l’ennesimo “teatrino” orchestrato da Edmondo Cirielli e dal centrodestra, fatto di balletti e bugie che allontanano sempre più i cittadini dalle reali necessità del territorio. Il centrodestra continuerebbe a puntare su promesse elettorali vuote e tattiche politiche di breve respiro.

—————–

“Ieri si è consumato l’ennesimo teatrino politico orchestrato da Edmondo Cirielli e dal centrodestra: un copione già visto, fatto di promesse vuote e manovre spregiudicate, con l’unico obiettivo di confondere gli elettori e strappare qualche consenso in extremis”.

A dichiararlo in una nota è Carmela Mucherino, candidata al Consiglio Regionale della Campania per il MoVimento 5 Stelle, nella circoscrizione di Caserta.

“Sono stati promessi 100 euro in più sulle pensioni minime, un livello occupazionale al 50%, l’aumento dei presidi ospedalieri, medici di base e personale sanitario proporzionato alla popolazione.

Una proposta – spiega Mucherino – che sa di déjà-vu, figlia della vecchia guardia berlusconiana, dove la storia ha già smascherato l’inconsistenza di promesse tanto roboanti quanto irrealizzabili.

E mentre ieri Cirielli dispensava illusioni, il TAR della Campania si pronunciava sul Piano di Rientro sanitario, dando ragione a quanto stiamo denunciando in questi mesi e diffidando il Ministero della Salute.

E ora, mentre il centrodestra prepara l’appello al Consiglio di Stato per provare a frenare il piano di rilancio della sanità campana, la domanda sorge inevitabile: Cirielli, da che parte stai? Con i cittadini campani o con gli interessi del suo partito?

In Campania mancano 19 mila operatori sanitari che non posso essere assunti per colpa di questo centrodestra. E come se non bastasse – conclude Mucherino – sempre ieri, a chiudere la giornata ci ha pensato Giorgia Meloni, che tra balletti e bugie, si è ricordata che esiste la Campania e, da vera professionista dell’intrattenimento, ha provato a vendere l’ennesimo “pacco ai cittadini campani”. Un’Italia che è cambiata in questi ultimi tre anni. Sì, lo abbiamo visto: no al salario minimo, no all’integrazione di reddito per i cassa integrati, tagli ai sostegni per i lavoratori che prendono 700 euro al mese di stipendio, aumento del 25% sui prezzi del cibo mentre gli stipendi reali crollano insieme al potere di acquisto.

Ed è questa l’Italia che non vogliamo, è questa la Campania che non vogliamo. La politica deve essere accanto ai cittadini e non ai potentati economici”.