Caserta. Raffaello Magi, giudice noto per essere stato estensore della sentenza del maxiprocesso Spartacus contro il clan dei Casalesi, e attuale Consigliere presso la Corte di Cassazione, è tra i premiati della sezione “Eccellenze” della XXIX edizione del Premio Mondiale Tulliola-Renato Filippelli. La segnalazione, che elenca i premiati e le motivazioni per l’anno in corso, sottolinea come Raffaello Magi si sia distinto «per l’impegno culturale, umano e sociale» anche grazie al suo libro Dentro la giustizia, ripubblicato recentemente da Terra Somnia Editore.
Il volume Dentro la giustizia (opera che racconta i retroscena e le riflessioni del magistrato sul celebre maxiprocesso Spartacus) è stato riproposto in libreria nel 2024-2025 e ha ricominciato a suscitare attenzione mediatico-culturale, ricevendo copertine, presentazioni e riedizioni che ne hanno ampliato la circolazione. L’editore Terra Somnia ha promosso il testo come un racconto «a metà tra autobiografia e narrazione storica» della lotta alla criminalità organizzata.
La carriera di Raffaello Magi — magistrato dal 1993, a lungo in servizio presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e dal 2013 Consigliere presso la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione — conferisce al riconoscimento una valenza che va oltre il solo merito letterario: si tratta del riconoscimento della figura pubblica e del ruolo svolto nelle grandi inchieste sulla camorra nell’area casertana. Nella sua biografia professionale sono richiamate le sentenze di primo piano di cui è stato estensore, in particolare la complessa sentenza del maxiprocesso Spartacus.
La cerimonia della XXIX edizione del Premio Tulliola si è tenuta presso il Senato della Repubblica, un riconoscimento istituzionale che conferisce ulteriore rilievo alle onorificenze conferite dagli organizzatori. Il premio, che si svolge abitualmente in autunno, è articolato in sezioni (narrativa, poesia, saggistica) e in riconoscimenti speciali come quello delle «Eccellenze», pensato per chi si è distinto nella vita pubblica e culturale.
Perché questo premio conta: il caso Spartacus e il valore della memoria giudiziaria
Il maxiprocesso a carico dei Casalesi è entrato nella storia giudiziaria italiana per dimensioni e per l’impatto sulle dinamiche territoriali e nazionali. Essere stato estensore di quella sentenza ha posto Raffaello Magi, oltre che come magistrato, come voce di testimonianza diretta del funzionamento delle aule di giustizia nei processi alla criminalità organizzata. Il libro, e ora il riconoscimento, rimettono al centro il dibattito su come la giustizia italiana affronta fenomeni criminali strutturati e sulle condizioni umane degli operatori coinvolti.
Il valore pubblico del riconoscimento
Tra le motivazioni ufficiali riportate dagli organizzatori figura la volontà di premiare «impegnati nella vita», categoria che unisce figure della cultura, della scienza, del diritto e delle arti. Per Raffaello Magi, questo premio funge da riconoscimento pubblico di una carriera che ha coniugato pratica giudiziaria, produzione saggistica e partecipazione al dibattito civile. Fonti locali che hanno seguito la ripubblicazione del libro e gli eventi collaterali hanno registrato un rinnovato interesse per le pagine in cui il magistrato ricostruisce il procedimento e riflette sui silenzi e sulle responsabilità collettive.