Caserta. Una Paperdì Juvecaserta in piena emergenza cede soltanto nei minuti finali alla Luiss Roma (55-59), perdendo imbattibilità e primato.
Un ko che brucia, arrivato al termine di una gara dove i bianconeri, pur privi di Laganà e D’Argenzio, hanno mostrato maggiore qualità e organizzazione di gioco rispetto agli ospiti, ma hanno pagato caro la fatica e le rotazioni ridotte.
L’assenza dei due playmaker ha pesato come un macigno: senza il loro pensiero e la loro regia, la squadra di coach Lardo ha dovuto affidarsi all’istinto, e nell’ultimo quarto si è visto — con la manovra offensiva spesso confusa, quasi “a mosca cieca”.
Nonostante tutto, è stata probabilmente la miglior partita stagionale di Radunic: doppia doppia da 22 punti e 15 rimbalzi, anima e motore di una Paperdì che ha lottato fino all’ultimo pallone. Buono anche l’apporto di Lo Biondo (13 punti) al rientro, mentre Nobile e Hadzic hanno garantito energia nei momenti più delicati.
Caserta aveva chiuso avanti all’intervallo (33-27) grazie a una difesa intensa e a un secondo quarto quasi perfetto, ma nella ripresa la maggiore freschezza dei capitolini — più concreti che brillanti — ha fatto la differenza. La Luiss, apparsa nel complesso inferiore sul piano del gioco, ha però trovato nel tiro pesante la sua ancora di salvezza, con Jovovic e Pasqualin letali nei momenti chiave.
Nel finale, dopo la tripla di Radunic che aveva riacceso il PalaPiccolo, la JuveCaserta sembrava poterla ancora girare. Ma la tripla di Jovovic e i liberi di Fernandez hanno spento ogni speranza, consegnando la vittoria ai romani.
La Paperdì JuveCaserta esce tra gli applausi, consapevole di aver tenuto testa a una squadra più fortunata che superiore.
Ora l’obiettivo è recuperare Laganà e D’Argenzio per ridare equilibrio e lucidità a un gruppo che ha dimostrato di avere cuore, ma che non può vivere solo di quello.