Caserta. “La Curia diocesana esprime il profondo rammarico e disappunto per l’increscioso episodio che si è verificato all’interno della Chiesa di San Simeone Profeta a Marcianise, al termine della Celebrazione Eucaristica di domenica scorsa 16 novembre c.a.
La Chiesa, in quanto luogo di culto, di ascolto della parola e di preghiera, deve rimanere assolutamente estranea e al di sopra della contesa politica e partitica, in rispetto dei luoghi sacri. La celebrazione eucaristica è il momento più alto della vita comunitaria dei fedeli.
Utilizzare il sacro tempo della liturgia e il luogo sacro stesso, per un’azione di propaganda politica è un gesto che non solo manca di rispetto verso la sensibilità dei presenti, ma viola anche la sacralità dell’ambiente e l’autonomia della sfera religiosa. Tali pratiche sono inaccettabili e vanno stigmatizzate senza esitazione, perché rappresentano un grave sconfinamento e una strumentalizzazione inopportuna.
Si invitano perciò tutti gli attori politici a mantenere il dovuto rispetto istituzionale ed etico, evitando di contaminare gli spazi di culto con la dialettica partitica. L’autonomia della Chiesa e la libertà di culto dei cittadini devono essere tutelate da ogni strategia di campagna elettorale. Si ribadisce pertanto la necessità che la politica agisca con il massimo senso di responsabilità e decoro, mantenendo i suoi dibattiti e le sue iniziative negli spazi e nei momenti appropriati, al di fuori di contesti religiosi e di celebrazione della fede.
Stessa attenzione chiediamo ai nostri presbiteri, chiamati a presiedere la sacra liturgia, affinchè non si ripetano episodi come quello che ha visto coinvolta la Comunità parrocchiale di San Simeone Profeta in Marcianise.
Ribadiamo l’estraneità a qualsiasi azione propagandistica dell’amministratore parrocchiale Padre Ugo Presazzi, il quale non intendeva in alcun modo prestarsi a strumentalizzare l’azione liturgica che presiedeva e il luogo sacro.”
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