Caserta. Casertana – Catania: quel rigore al 98esimo a firma di Liotti verrà ricordato alla stregua di quello battuto da Mancosu contro la Salernitana dieci anni fa.
La Casertana nella sera di Halloween tira un brutto scherzetto agli etnei che già pregustavano l’en plein a scapito delle tre campane incontrate nelle ultime rispettive giornate di campionato.
E invece la sorpresa che non ti aspetti: il fallo di D’Ausilio su Casarotto, che trova conferma anche dall’FVS richiesto dalla panchina catanese quale ultimo asso nella manica per scongiurare l’ombra del pari, fa esultare di gioia l’intera Caserta pallonara.
Dagli undici metri va Liotti: freddo e concentrato, infila con un preciso diagonale alle spalle di Dini vanamente protesosi dalla parte opposta. Due a due e partita terminata tra gli appalusi del millecinquecento tifosi (ancora troppo pochi) accorsi per la partita di cartello della giornata.
Eppure il Catania era giunto a Caserta forte delle sue indiscutibili qualità dei singoli, oltre che di un gioco d’assieme che la rende tra le corazzate del girone.
La Casertana, dal canto suo, doveva controbattere con le armi a lei più congeniali: agonismo e perseveranza, senza lesinare energie. E così è stato.
Ma andiamo con ordine.
La partita si prospettava ad alto tasso di difficoltà, così come quella di sette giorni fa all’Arechi di Salerno. Ma stavolta c’erano le mura amiche ad accompagnare le gesta dei ragazzi di Coppitelli che, davanti al loro pubblico, non volevano di certo vestire i panni dell’agnello sacrificale. Ne è venuta fuori una gara combattuta, dove in alcuni tratti il Catania ha preso il sopravvento, ma in certi altri è stata la Casertana a premere sull’acceleratore. Alla fine n’è nato un pareggio sacrosanto, che dà classifica e consapevolezza dei propri mezzi a Proia e compagni.
Ancora una volta palesemente stremato ma felice mister Coppitelli in sala stampa che non attende un attimo per elogiare i suoi: “La mia è una squadra speciale, partita meravigliosa. Andiamo tutti alla ricerca dei punti, ma ci sono punti e punti, così come modi e modi di vincere, perdere o pareggiare”. E come dargli torto.
Dal portiere De Lucia, ancora una volta tra i protagonisti, oramai una vera e propria sicurezza, a Vano che, seppur ancora a secco, ha dato quanto poteva in termini di economia alla squadra; da Liotti a Toscano, da Rocchi a Bacchetti a Leone, a Proia e a quant’altri hanno sudato la maglia fino all’ultima stilla di sudore. Un lavoro d’orchestra magistralmente diretta da Coppitelli che si sta rivelando la sorpresa dei giovani allenatori del calcio che conta.
Insomma c’è poco da dire: questa Casertana merita il sostegno di tutti e, ancora una volta, coloro che hanno preferito disertare gli spalti del Pinto hanno avuto torto.
Soddisfatto anche Liotti, autore del penalty all’ultimo respiro: “Un punto che ci teniamo stretto in vista delle prossime partite – ha dichiarato – Il Catania veniva da due vittorie al vertice contro Salernitana e Benevento”.
E sul rigore centrato al 98esimo ha detto: “Mi era già capitato altre volte di calciare dagli undici metri nel finale, e mi era andata bene”.