Caserta. Alleanza Verdi Sinistra (AVS) esprime totale e incondizionata adesione ai recenti comunicati e alle preoccupazioni sollevate dall’Associazione Macrico Verde in merito al futuro dell’area ex Macrico.
AVS Caserta condivide l’allarme per il silenzioso smembramento che l’Istituto Sostentamento Clero della Diocesi di Caserta starebbe attuando, con il distacco di porzioni di superficie.
Tale operazione, passata silenziosamente, incide in modo pesante ed irreversibile sulla possibilità di mantenere l’unità dell’area e destinarla a quello che da anni è il desiderio della cittadinanza: un grande polmone verde che manca terribilmente a una città sfregiata da un insopportabile consumo di suolo.
AVS Caserta si unisce all’Associazione Macrico Verde nel chiedere chiarezza sul finanziamento di 15 milioni di euro destinato all’area ex Macrico dalla Regione Campania in occasione dell’anno giubilare.
Non si comprende come tale finanziamento possa essere utilizzato se l’area risulta “priva di destinazione urbanistica” e, soprattutto, se è già in atto un frazionamento che sembra ignorare il vincolo del Ministero della Cultura.
“Siamo estremamente preoccupati per la deriva che sta prendendo la vicenda dell’ex Macrico,” dichiara Antonio Dell’Aquila segretario provinciale di Sinistra Italiana e candidato al consiglio regionale della Campania.
“Il silenzio e le operazioni di frazionamento in corso contraddicono ogni impegno preso pubblicamente in passato. La cittadinanza ha il diritto di sapere quale ne sarà il destino, e noi siamo in prima linea con Macrico Verde per esigere trasparenza e rispetto della volontà popolare: l’ex Macrico deve diventare il Parco pubblico della Città di Caserta, assegnando all’area la classificazione urbanistica F2.”
L’iscrizione della Diocesi di Caserta nell’elenco degli Enti del Terzo Settore (ETS) e la conseguente ricezione di un finanziamento pubblico impongono un dovere di maggiore trasparenza, e rendicontazione nell’interesse collettivo.
Alleanza Verdi Sinistra Caserta chiede con forza l’immediato stop a qualsiasi operazione di frazionamento e chiarimenti urgente da parte del vescovo di Caserta, Monsignor Pietro Lagnese, sul destino dell’area e sull’utilizzo dei fondi pubblici.