Tripla al fotofinish e rimbalzi decisivi, la JuveCaserta batte Latina in un finale infuocato

Caserta. In un incontro che aveva tutti i contorni del grande spettacolo, la Juvecaserta ha piegato Latina per 75-73 in un autentico “scontro al vertice” del girone B della Serie B Nazionale di basket, dimostrando nervi saldi e individualità decisive.

La parola d’ordine, ancora una volta, è stata “intensità“: dalla lotta sotto canestro al brivido finale, la partita si è decisa per dettagli che pesano come macigni.

La gara

Dalla palla a due al primo quarto, i bianconeri hanno mostrato un ritmo elevato: grazie ai canestri di Lo Biondo, Nobile e D’Argenzio, i padroni di casa si sono portati subito avanti (10-3), imponendo un gioco fluido e sicuro. Latina ha cercato di restare in partita con Chiti e Maiga ma ha faticato a trovare continuità. Alla fine del primo periodo il punteggio ha recitato 24-18.

Nel secondo quarto la Juve ha alzato ancora l’asticella, ampliando il margine fino a +14 grazie anche agli ottimi spazi offensivi trovati, arrivando all’intervallo sul 46-32.

Ma il copione cambia completamente nella ripresa: Latina rientra con un piglio diverso, la difesa casertana perde qualche certezza e gli ospiti mettono la freccia, girando l’inerzia del match e chiudendo il terzo quarto praticamente in parità (57-56). Nell’ultima frazione la tensione esplode: Latina riesce a toccare il +5, ma la Juvecaserta, grazie anche a una fisicità che ha fatto la differenza, è tornata sotto. In quei momenti, la partita è diventata davvero uno scontro mentale oltre che tecnico.

Due interpretazioni meritano un capitolo a parte

Ly-Lee Keller Cedric: il suo bottino finale (15 punti, ma soprattutto 10 rimbalzi, di cui 7 offensivi stramaledettamene importanti) ha costituito il vero “plus” che ha cambiato il contatto fisico sotto canestro. In molti momenti cruciali del match, specialmente nel quarto periodo, quando Latina sembrava poter scappare, è stato lui a rimbalzo offensivo a concedere alla Juvecaserta seconde opportunità e a rimettere la squadra in pressione.

Mimmo D’Argenzio: alla vigilia non avrebbe immaginato di essere l’uomo della svolta dopo una serata in cui su 10 tiri da 3 ha preso 9 ferri. Eppure, a 3,9″ dalla sirena ha trovato la tripla che ha deciso tutto: sul 72 pari, la sua bomba ha fatto esplodere il PalaPiccolo e consegnato la vittoria ai bianconeri.

Un finale sconsigliato dai migliori reparti di cardiologia italiani: quando tutto sembrava scritto per Latina, Caserta ha trovato la freddezza per riappropriarsi della partita.

Le ombre arbitrali

Non possiamo chiudere senza parlare della direzione arbitrale, che in questa occasione ha lasciato parecchie ombre.

In particolare:

Il fallo tecnico fischiato a Hadzic della Juvecaserta su una rimessa laterale è stato giudicato piuttosto discutibile: in difesa, e chi conosce il basket lo sa, rispettare la distanza e ostacolare l’avversario durante la rimessa è nel perimetro del lecito; in questo caso la decisione ha inciso sul finale.

Alcune chiamate sono apparse incerte, con sviste che hanno fatto storcere il naso ai tifosi e agli addetti ai lavori (ad esempio un tocco/non tocco su Di Emidio). In un match così equilibrato, anche piccoli errori arbitrali assumono una valenza enorme.

Con questo successo la Juvecaserta si porta al livello degli avversari diretti in classifica, dimostrando che quando mette insieme cuore, fisicità e lucidità è davvero competitiva. Latina, dal canto suo, esce a testa alta, comunque è una gran bella squadra.

Per i bianconeri la strada verso la permanenza nella parte alta del girone B non è ancora definita, ma una vittoria come questa può dare la spinta giusta. Gli ingredienti ci sono: ora c’è anche Ly-Lee.